Le prestazioni di uno sportivo dipendono da numerosi fattori. Alcuni di questi si riferiscono alla persona, come la condizione fisica, lo stato psicologico e la motivazione, ma non sono certo gli unici.
L'ambiente, il clima, i mezzi a disposizione ecc., possono fare sicuramente la differenza.
È per questo che ogni sportivo, prima o poi, deve rispondere ad una domanda fondamentale: qual è l'orario migliore per allenarsi?
L'attività fisica, che sia di resistenza, forza o velocità, è profondamente collegata al funzionamento complessivo dell'organismo.
Sappiamo che tutti i processi fisiologici sono attentamente regolati dagli ormoni e dai neurotrasmettitori, i quali vengono rilasciati e soppressi in risposta a vari stimoli.
Inoltre, alcune secrezioni seguono un "orologio biologico", il che significa che variano in modo specifico in base all'orario. Ad esempio:
In base a questa teoria, sembrerebbe possibile sfruttare o evitare i momenti di massima concentrazione di questi ormoni per ottenere un vantaggio potenziale in termini di performance fisica.
Tuttavia, va notato che, oltre alle predisposizioni individuali, l'orologio biologico è estremamente adattabile. In altre parole, il corpo umano è in grado di adattarsi a vari stimoli e ritmi, il che rende complesso trarre conclusioni generali sul modo migliore di sfruttare questi orari per migliorare le prestazioni fisiche.
Come sempre è l'organismo ad adattarsi all'ambiente, non il contrario; cercare il momento di "picco" di testosterone o di "crollo" del cortisolo non ha quindi un gran senso pratico. Meglio invece cercare di intervenire sulle variabili realmente impattanti.
L'argomento relativo all'orario migliore per allenarsi è complesso e coinvolge molte variabili individuali. Dal punto di vista statistico, sembrerebbe che il momento migliore per allenarsi si verifichi nella seconda metà della giornata. Tuttavia, è importante notare che queste conclusioni sono influenzate da abitudini personali, necessità e preferenze individuali più che da un impatto diretto degli ormoni a secrezione pulsatoria.
La performance non dipende necessariamente dall'orario dell'allenamento, ma da variabili come l'attivazione del sistema nervoso centrale, il grado di affaticamento accumulato nel corso della giornata, lo stato nutrizionale e la regolazione glicemica. Ad esempio, alcune persone si sentono più attive e lucide durante la seconda metà della giornata, mentre altre preferiscono allenarsi al mattino.
È importante riconoscere le proprie preferenze e le condizioni che favoriscono le migliori prestazioni personali e, se necessario, apportare gradualmente modifiche all'orario dell'allenamento per adattarsi a queste preferenze. La chiave per un allenamento efficace è comprendere come il tuo corpo reagisce e adattarsi di conseguenza.
È importante sottolineare che la variazione può essere un fattore positivo per la crescita e il miglioramento. Rompere la routine e spingersi al di fuori delle proprie abitudini può essere vantaggioso in termini di risultati. Molte persone scoprono che, anche se inizialmente sembrava impossibile allenarsi a orari diversi da quelli a cui erano abituate, tali cambiamenti possono portare a benefici sia fisici che mentali.
Quindi, sperimentare con diversi orari di allenamento e adattarsi alle proprie esigenze individuali è una strategia valida per scoprire quando ci si sente più energici, motivati e in grado di ottenere i migliori risultati nell'allenamento.
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